Acciaroli, 14 marzo 2011 – Sono riprese questa mattina le ricerche nelle acque del porto di San Nicola a Mare, nella frazione di Agnone del Comune di Montecorice. L’arrivo della pioggia ha fermato due giorni il lavoro dei carabinieri che da sabato mattina cercano in mare l’arma utilizzata per uccidere il sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Per tutta la giornata i carabinieri del Nucleo Sommozzatori di Napoli con gli uomini del Reparto Operativo e del Ros del Comando Provinciale hanno passato al setaccio i fondali del mare di Agnone. Lì, secondo gli inquirenti, si nasconde la pistola, la calibro 9 per 21, dalla quale furono esplosi i sette colpi che nella notte tra il 5 ed il 6 settembre uccisero il sindaco Vassallo. Interrogatori, informazioni e intercettazioni hanno portato gli inquirenti ad avviare le ricerche nel comune di Montecorice: chi ha ucciso il primo cittadino ha lanciato in mare l’arma. Trovarla consentirebbe alle indagini di fare un notevole passo in avanti, potrebbe portare all’assassino. Nessuna pista ancora si esclude: i moventi sui quali si lavora sono diversi. Nulla si lascia al caso. Intanto i familiari del sindaco pescatore attendono impaziente la svolta. Con loro l’intera comunità del Cilento che anche stamane, appresa la notizia, ha seguito in silenzio le ricerche. Il tratto di mare su cui si concentra l’attività dei sommozzatori dista meno di 5 chilometri dal comune di Pollica-Acciaroli. Nei mesi trascorsi le indagini degli inquirenti non hanno sottovalutato alcuna pista nell’inchiesta sull’omicidio, dal traffico di droga alle speculazioni edilizie in Cilento che Angelo Vassallo osteggiava in qualità di sindaco della cittadina cilentana. Il killer dopo aver sparato si sarebbe liberato dell’arma del delitto gettandola in acqua, dal porticciolo di San Nicola a mare.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL